Recupero dati da SSD a Roma
Le memorie SSD o memorie a stato solido sono caratterizzate dall assenza della componente meccanica, ma risultano comunque sensibili ad altre tipologie di danneggiamento. Le Nostre soluzioni per il processo di recupero dati da SSD o Solid State Device. Tutte le Nostre tecnologie sono studiate per recuperare le memorie flash con tecnologia NAND di tipo SLC e MLC, di cui sono dotati i drive SSD.
Le unità di memoria a stato solido o SSD (Secure State Drive) utilizzano circuiti integrati per memorizzare i dati e per questo, sono definiti anche come memorie non volatili, garantendo scarsi rischi di recupero dati Le SSD, compatibili con le interfacce PATA, SATA, SAS e FibreChannel, sono memorie di massa non volatili utilizzate per la loro affidabilità soprattutto da professionisti e, per applicazioni industriali Tuttavia, stanno man mano prendendo piede anche nel mercato "consumer" al punto che, si prevede una sostituzione completa di questa tecnologia a scapito degli hard disk
In realtà, le memorie a stato solido possono considerarsi più complementari che sostitutive delle unità disco (hard disk) in quanto, offrono vantaggi differenti: le SSD permettono di ottimizzare la velocità degli accessi casuali rendendoli molto veloci (definiti in termini di input e output per secondo = valore IOPS ) oltre, ad avere un'elevata resistenza ai danni fisici che, mette al riparo di interventi di recupero dati; le unità con dischi magnetici a rotazione o hard disk invece, offrono ottima velocità di accesso sequenziale ai dati e buona affidabilità, solo ad un costo molto più economico rispetto alle SSD
Tuttavia le SSD, rispetto alle unità disco come gli hard disk, hanno il grande vantaggio di utilizzare chip di memoria senza componenti mobili, costituiti soprattutto da memoria Flash NAND, al posto dei dischi magnetici rotanti Questo, permette di evitare la predisposizione al guasto meccanico o da shock, tipiche cause che portano al recupero dei dati dagli hard disk La maggiore sicurezza dei dati rispetto agli hard disk, è dovuta alle caratteristiche intrinseche della tecnologia NAND Flash che, viene preferita a quella NOR Flash:
* garantisce una durata maggiore
* la memoria non volatile non necessita di alimentazione per mantenere i dati memorizzati nel chip, come avviene per le memorie DRAM
* è meno costosa rispetto alla memoria NOR Flash a parità di processo produttivo
* ha una densità di celle di memorizzazione più alta rispetto alla tecnologia NOR che, ha celle più grandi
* ottimizza la velocità delle operazioni di scrittura e cancellazione rispetto alle NOR Flash
Il minor rischio di recupero dati di una SSD è collegato soprattutto alla maggior affidabilità della NAND, rispetto alla memoria volatile ad accesso casuale DRAM (Dinamic Random Access Memory) che, con il tempo perdono i dati a causa di un abbassamento di carica del condensatore, addetto a memorizzare i bit di informazione Per evitare che le informazioni prima o poi scompaiano, sarà necessario nelle memorie DRAM, aggiornare la carica dei condensatori periodicamente Nonostante la NAND e la NOR siano entrambe memorie a stato solido, principalmente le SSD utilizzano la prima tecnologia
Anche nelle SSD può aver luogo una corruzione dei dati nel momento in cui, un blocco (cella) raggiunge il numero massimo dei cicli di scrittura che, si aggira intorno alla decina di migliaia fino per giungere a circa una centinaia di migliaia di scritture La loro durata e quindi il livello di usura delle celle, è condizionato molto dalla quantità di bit che sono in grado memorizzare: con la tecnologia NAND SLC (Single Livel Bit), per esempio, si possono avere circa 50.000 scritture per cella a garanzia di una vita più lunga della SSD mentre, si riduce di un decimo la endurance con l'invio a due bit per cella nelle NAND MLC (Multi Livel Cell)
All'avvento di tale possibilità, sarà necessario intervenire con un recupero dati SSD professionale se si vuole accedere a tutti i dati salvati sul dispositivo poichè, l'usura di una cella compromette tutte le altre I produttori cercano di sopperire a tale limite, sviluppando algoritmi sempre più efficaci di livellamento dell'usura per massimizzare il tempo di vita di questi dispositivi Applicando una tecnologia differente di memorizzazione, viene da sè che è stato necessario sviluppare tecniche di recupero dati mirate rispetto a quelle applicate per il recupero degli hard disk
Come si fa un recupero dati da SSD
Le tecniche di recupero dati da SSD, possono essere di tipo software o hardware L'intervento di recupero via software è più rapido ma, può essere eseguito solo nel caso in cui l'elettronica sia ancora funzionante, in caso contrario invece sarà necessario intervenire con un recupero dati più invasivo (hard recovery), disassemblando i chip di memoria NAND Una SSD può avere infatti, un numero variabile di chip NAND che, dovranno essere collegati ad un macchinario apposito in grado di ricostruire logicamente le informazioni
Il recupero dati da SSD è particolarmente complesso rispetto ad altre memorie flash in quanto, utilizza un file system specifico progettato per le memorie di questo tipo chiamato Flash Traslation Layer (FTL) che, adotta un metodo di rotazione dei dati particolare, distribuendo i dati sui vari chip NAND (striping) Purtroppo, nel caso di perdita dati se uno dei chip in questione è danneggiato fisicamente, la distribuzione delle informazioni su tutti i chip rendono il recupero dati parziale o comunque incompleto
L'impossibilità di recuperare i dati nel complesso rende necessario da parte dei tecnici, fare dei tentativi di ricostruzione virtuale della FTL, cioè tentare di ricostruire il file system del dispositivo, addetto a mappare le richieste dei settori logici e rintracciare le posizioni fisiche sui chip dei dati (struttura di directory) Ricostruire virtualmente la FTL non è un operazione semplice in quanto, i produttori implementano algoritmi di distribuzione files sempre nuovi e non standardizzati, non agevolando quindi i processi di reverse engineering sui quali si basa qualsiasi processo di recupero dati
Nel caso in cui il recupero dati sia stato provocato dal guasto del controller, responsabile dell' ordine e distribuzione dei dati tra i chip, si può tentare un primo approccio di recupero attraverso il collegamento ad un macchinario simulatore delle operazioni del controller se si riesce a stabile l'ordine dei dati e già possibile recuperarli tutti La maggior parte dei casi di recupero dati SSD e, delle memorie flash in generale, è dovuto alla rottura del controller
Il nostro centro Recupero Dati Hard Disk Roma vi offre la possibilità di recuperare i dati da SSD in modo garantito e sicuro